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“La Magna riesce ad essere soprattutto se stesso; col suo segno materico e denso, con i suoi complicati ma preziosi equilibri compositivi, i suoi luminosi “punti di riferimento” dorati o scarlatti e certe trasparenze introdotte nel punto giusto.”

L. Barbieri, Catalogo della personale antologica 1980-88

LA MOSTRA

Raimondo La Magna
Una scoperta

L’esposizione dedicata a Raimondo La Magna intende ripercorrere il percorso creativo dell’artista genovese, a un anno dalla sua scomparsa, attraverso la presenza di una quarantina di opere eseguite a partire dalla seconda metà degli anni Settanta. Nella circostanza emerge un accurato studio di certe tecniche pittoriche del passato che riguardano anche la formulazione dei colori; la mostra esprime inoltre il suo debito nei confronti di grandi maestri come Cézanne e Picasso. Da qui cresce e si manifesta il suo estro attraverso un gesto di suggestione espressionista dove emerge un travaglio esistenziale che appartiene compiutamente al nostro tempo.

La rassegna, corredata da un catalogo edito da M&R, è introdotta da un testo di Luciano Caprile.

INAUGURAZIONE 28 OTTOBRE

chiusura della mostra 12 NOVEMBRE

Palazzo Ducale

SALA LIGURIA

IL CURATORE: LUCIANO CAPRILE
leggi qualcosa su di lui

Nato a Genova nel 1941, scrive di arte contemporanea sul “Venerdì di Repubblica”, su “Il Secolo XIX” e su alcune riviste del settore, tra cui “Arte in”. E’ intervenuto come curatore o ha collaborato alle seguenti esposizioni pubbliche: Carlo Carrà. Disegni 1908-1923( 1983 ), Guttuso a Genova nel nome Della Ragione ( 1985 ), Ugo Nespolo. La bella insofferenza ( 1987 ), e ad altre dedicate ad Asger Jorn ( 1996 e 2001 ), Fernando Botero ( 1997 e 2000 ), Arnaldo Pomodoro ( 1997, 2002, 2004 e 2006 ), Rainer Kriester e Amedeo Modigliani ( 1999 e 2006 ), Giorgio de Chirico ( 2001 ), Corneille ( 2001 ), Pierre Casè ( 2001, 2011, 2013, 2017 ), Igor Mitoraj, Antoni Clavé e Wifredo Lam ( 2002 ), Francesco Messina ( 2002 ), Mimmo Rotella ( 2004 ), Jean-Michel Basquiat ( 2005 ), Miquel Barceló ( 2006 ), Alberto Magnelli ( 2007 ), Francis Bacon ( 2008 ), Mimmo Paladino ( 2008 ). Numerosi gli interventi in mostre museali di Enrico Baj ( 1986, 1993, 1995, 2000, 2008, 2010 ). Ha scritto in catalogo per le mostre di Salvador Soria ( 2009 ) e Jasper Johns ( 2011 ) all’IVAM di Valencia. Nel 2011 ricordiamo la personale dell’artista cubano Kcho alla Biennale di Venezia; nel 2012 la mostra di Sophia Vari al Palazzo della Borsa di Genova e nel 2013 l’omaggio a Mario Schifano degli anni Sessanta al Castello Pasquini di Castiglioncello ( Livorno ). Il suo saggio intitolato “Jorn’s italian experience” compare nel catalogo dell’antologica che i musei di Copenaghen e Silkeborg dedicano ad Asger Jorn, a partire dal 28 febbraio 2014, nel centenario
della nascita. Sempre nel 2014 sono da ricordare la presentazione della Fondazione Ghisla a Locarno e la mostra Kcho. Via Crucis al Palazzo della Cancelleria di Roma. Nel 2015 ha curato la seconda esposizione alla Fondazione Ghisla di Locarno e ha presentato in catalogo la mostra di Bernard Aubertin al Palazzo della Cancelleria di Roma. Ha altresì presentato alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano la mostra/ omaggio a Giovanni Carandente. Si è conclusa nel febbraio del 2016 l’antologica di Pablo Atchugarry Città eterna, eterni marmi al Museo dei Fori Imperiali – Mercati di Traiano in Roma di cui ha scritto il testo in catalogo.
Un altro suo testo in catalogo ha riguardato l’omaggio che Lerici ( La Spezia ) ha dedicato nel luglio del 2016 allo scultore giapponese Yoshin Ogata. Nel 2017 ha presentato in catalogo l’omaggio a Emilio Scanavino all’Antico Castello sul Mare di Rapallo e la personale di Roberto Fabelo al Palazzo della Cancelleria di Roma.

DALLA MOSTRA